Critica di Poesia,  Letteratura

Avvicinamenti – Jenny Xie tradotta da Marco Cresti

Jenny Xie
Jenny Xie. Foto di Teresa Mathew

Jenny Xie, giovane poetessa statunitense di origini cinesi, ha esordito con la sua prima raccolta Nowhere to arrive nel 2017, ma è con la sua seconda e ultima silloge Eye level, uscita per la casa editrice Graywolf Press nel 2018, che si è imposta al pubblico statunitense. Da questa opera, che presenta già dal titolo palindromo un chiaro riferimento al modernismo spagnolo di Antonio Machado (dal quale riporta in esergo una citazione), sono tratte le poesie qui tradotte.
Nel 2022, a settembre, uscirà il suo nuovo lavoro intitolato The Rupture tense.

Naturalization[1]

His tongue shorn, father confuses                                  
snacks for snakes, kitchen for chicken.                          
It is 1992. Weekends, we paw at cheap                         
silverware at yard sales. I am told by mother               
to keep our telephone number close,
my beaded coin purse closer. I do this.
The years are slow to pass, heavy-footed.
Because the visits are frequent, we memorize
shame’s numbing stench. I nurse nosebleeds,
run up and down stairways, chew the wind.
Such were the times. All of us nearsighted.
Grandmother prays for fortune
to keep us around and on a short leash.
The new country is ill-fitting, lined
with cheap polyester, soiled at the sleeves.

Naturalizzazione

Con la lingua ferita, il padre confonde
snacks con snakes, kitchen con chicken.
È il 1992. Nei weekend, noi tocchiamo l’argenteria
economica ai mercatini dell’usato. La madre mi dice
di tenere vicino il nostro numero di telefono,
il mio porta spicci decorato con perline più vicino. Lo faccio.
Gli anni sono lenti a passare, dai piedi pesanti.
Grazie alle visite che sono frequenti, noi memorizziamo
che la vergogna è il tanfo paralizzante. Fermo i nasi che sanguinano,
corro sù e giù per le scale, mastico il vento.
Questi erano i tempi. Tutti noi miopi.
La nonna prega ché la fortuna
ci tenga vicina e stretta al guinzaglio.
Il nuovo paese è della misura sbagliata, foderato
di poliestere scadente, sporcato nelle maniche.

*

Ongoing from Eye Level (Graywolf Press, 2018)[2] 

Never mind the distances traveled, the companion
she made of herself. The threadbare twenties not
to be underestimated. A wild depression that ripped
from January into April. And still she sprouts an appetite.
Insisting on edges and cores, when there were none.
Relationships annealed through shared ambivalences.
Pages that steadied her. Books that prowled her
until the hard daybreak, and for months after.
Separating new vows from the old, like laundry whites.
Small losses jammed together so as to gather mass.
Stored generations of filtered quietude.
And some stubbornness. Tangles along the way
the comb-teeth of the mind had to bite through, but for what.
She had trained herself to look for answers at eye level,
but they were lower, they were changing all the time.

Ininterrotto

Non contano le distanze percorse, la compagna
che ha fatto di se stessa. I logori venti non
devono essere sottovalutati. Una depressione selvaggia che ha strappato
via gennaio verso aprile. E ancora genera appetito.
Chiedendo margini e centri, quando non ce n’erano.
Rapporti riforgiati con condivise ambivalenze.
Pagine che l’hanno raddrizzata. Libri che le hanno dato la caccia
fino alle prime dure ore del giorno, e per mesi a seguire.
Separando nuovi voti dai vecchi, come il bucato dei bianchi
piccole perdite incastrate insieme così da comporre una massa.
Generazioni conservate di calma filtrata.
E un po’ di ostinazione. Grovigli lungo la strada
che il pettine dei denti della mente doveva mordere, ma per cosa.
Lei si è allenata a cercare le risposte a livello dell’occhio,
ma loro erano più basse, stavano cambiando di continuo.


[1] Copyright © 2017 by Jenny Xie. Originally published in Poem-a-Day on August 28, 2017, by the Academy of American Poets.

[2] Copyright © 2018 by Jenny Xie. Used with the permission of Graywolf Press


L’autore:

Marco Cresti, nato a Siena nel 1998. Mi sono laureato presso l’Università degli Studi di Siena, corso di Studi Letterari e Filosofici, nel 2021 con una tesi sull’autorappresentazione in musica del poeta in alcuni autori contemporanei. Attualmente frequento il corso di studi di Italianistica presso l’Università degli studi di Bologna. Mi interesso di poesia contemporanea in particolare italiana.

https://www.arateacultura.com/

Marco Cresti

Redattore